Cosa fanno i viticoltori europei per combattere la Flavesceza Dorata? Dall’indagine realizzata nell’ambito del progetto Winerwork fra i viticoltori non sono emerse grandi soluzioni innovative. Il contrasto alla FD è fondamentalmente basato sulla lotta ai vettori e sulla rimozione dei focolai.
Piuttosto, occorre attuare queste azioni con maggiore precisione tenendo conto di quali prodotti usare, facendo attenzione ai tempi di intervento, alla puntualità dei monitoraggi, alla possibilità di indurre una maggiore resistenza nella vite (su questo aspetto sono in corso sperimentazioni).
Tutte queste pratiche sono implementate nelle varie regioni con discreta uniformità. Non sempre è però possibile convincere il viticoltore all’estirpazione sistematica delle piante infette, anche perchè non sempre la presenza del sintomo è cosi evidente . Sono pertanto importanti anche i trattamenti in fase di vivaio.
Maurizio Gily nella sua presentazione ad Enoforum 2017 sintetizza i diversi punti critici emersi dallo studio, come il rischio della presenza di viti selvatiche o di vigneti incolti , la necessità di allontanare le parti sintomatiche dal vigneto, l’importanza di intervenire nelle aree dove questa malattia non è ancora presente, l’importanza del fattore tempo nella lotta al vettore e i trattamenti alternativi in fase di studio.